Mykonos e’ un grande esempio dell’unica architettura Cicladica impostata intorno al golfo di un pittoresco paesino di pescatori. Palazzi totalmente bianchi organici e a forma di cubo impostati uno vicino all’altro per formare una specie di labirinto di viuzze e strade strette. I colori terrei dei monti spogli che sormontano il luccicante biancore della citta’ si trovano tra la brezza di un cielo incredibilmente blu ed un mare ancora piu’ blu. I tanti mulini a vento molto ben preservati e le centinaia minuscule chiesette dai tetti rossi aggiungono un sapore di cultura e tradizione allo scenario, migliorato ancor di piu’ dai vari musei ed i siti storici antichi della vicina Delos. Oltre ad essere persone amichevoli e aperte, la gente del posto hanno un distinto senso dell’Ospitalita’ Greca. Aggiungendo cio’ a tutte le altre qualita’ dell’isola si comincia a capire perche’ Mykonos viene spesso nominata come “il gioiello” del Mar Egeo.
Mykonos deve il suo nome al figlio del Re di Delos. Secondo la mitilogia, Ercole, in una delle sue dodici fatiche, ammazzo’ i Giganti e li getto’ nel mare ove si pietrificarono e divennero enormi rocce, formando l’isola di Mykonos. Durante i tempi antichi, Mykonos, per via della sua prossimita’ a Delos, che allora era densamente popolata, divenne estremamente importante come isola di rifornimento. La distanza brevissima di 2-chilometri tra le isole veniva fatta di frequente, visto che esisteva una legge religiosa che richiedeva che nessuno nascesse o morisse sull’isola di Delos. Piu’ o meno nei tempi di Alessandro Magno l’isola divenne un centro commerciale per l’agricoltura ed il commercio marittimo.
Nel 1207, come il resto delle Cicladi, Mykonos venne occupata dai Veneziani occupazione che duro’ fino il 1537, quando i Turchi dominarono le isole insieme al resto della Grecia. Gli abitanti erano perfetti marinai, e cosi’ offrirono aiuti importantissimi alla Rivoluzione Greca contro l’occupazione Turca, il 1821, offrendo 22 navi, equipaggio e munizioni. Dopo l’indipendenza del paese nel 1830, l’economia dell’isola e la potenza commerciale si ristabilirono a passo lento ma deciso.
Durante il periodo tra la I e la II Guerra Mondiale, visitatori venivano attratti qui maggiormente per via del sito archeologico di Delos. Durante gli anni ’50, il turismo moderno inizio’ a svilupparsi, insieme alla popolazione dell’isola, ma era nei due decenni seguenti del ’60 e ’70 che, per via della simpatia che aveva per l’isola Jackie O e numerosi altri jetsetter, l’isola divento’ una delle mete piu’cosmopolite per le vacanze del mondo.